Serata sul Governo del territorio
Il 15 scorso, presso l’Auditorium Tilane, si è svolta la serata organizzata dal PD di Paderno Dugnano con tema Governo del Territorio a cui hanno partecipato numerosi cittadini e associazioni, molti dei quali hanno presentato osservazioni preliminari al PGT.
Credo che la serata sia stata utile a tutti gli intervenuti – e al PD che l’ha organizzata – per cercare di mettere in sintonia i diversi suggerimenti che provengono da comitati, associazioni e partiti che si stanno confrontando col tema del Piano di Governo del Territorio.
Mi sembra di aver rilevato, pur a partire da questioni specifiche diverse, una generale preoccupazione rispetto alla nostra città, che si può riassumere in quanto affermato da Ferruccio Porati: evitiamo che Paderno Dugnano venga “fatta a fette”.
Pensiero che non è solo dettato dalle invasive scelte urbanistiche di tipo viario (Rho-Monza) che vanno respinte con tutte le nostre forze, ma anche da un pensiero “debole” che è l’architrave di questa maggioranza, già esplicitato nelle prime righe del loro programma: la città è l’insieme di quartieri di cui si esalta una “specificità” quasi da villaggio-satellite, per trovare poi soluzioni di governabilità tutte interne agli ambiti specifici e senza così far valere un’idea unitaria e composita della città come invece lo richiederebbero le sfide che quotidianamente dobbiamo affrontare da cittadini di questa area metropolitana (dal trasporto al traffico, dall’inquinamento alla salvaguardia dell’ambiente, dal lavoro alla rete sociale dei servizi).
C’è un sostanziale ritardo nell’affrontare il tema da parte di questo centrodestra, proprio perché è sbagliato l’approccio: dobbiamo guardare ad una città capace di “muoversi insieme” (concordo con Allegro e con il suo modello di connessione cittadina attraverso un sistema a stella – voglio ricordare che proprio per questo ad esempio è importante la rete delle piste ciclabili, per favorire anche fisicamente la congiunzione periferia-centro) e dentro il contesto di un’area metropolitana importante che però – soprattutto a causa di una visione politica molto milano-centrica, voluta anche qui dal centrodestra milanese – non è mai decollata.
Sta a noi quindi presentare un’idea alternativa di città – e i contributi della serata mi pare vadano tutti nella stessa direzione: Paderno Dugnano deve riaffermarsi come un territorio importante dentro il Nord Milano che guarda alla costituzione dell’Area Metropolitana Milanese – e sarà forse anche così, con un progetto di città e qualche progetto da sviluppare nella città che potremo porci come punto d’approdo della metropolitana (quella gialla) senza che rimanga il refrain di un sindaco a cui “la devono portare” perché è amico di Formigoni che è amico di Podestà che è amico di Moratti che è amica di Berlusconi.
Un modo di governare che ci lascerà a piedi.
Credo che, se l’obiettivo è una città unita che guarda ad uno sviluppo sostenibile sotto i diversi profili, senza rinunciare a forme nuove di investimento per il lavoro, la casa e i servizi, allora le conclusioni del PD stanno già nelle premesse presentate da Gianfranco Massetti in questo convegno: un freno al consumo del territorio, un’estensione dei parchi cittadini e sovra comunali, incentivi alla green economy per richiamare lavoro sul territorio, una mobilità pubblica locale e intercomunale, per ricordarne alcuni.
Mi pare di aver avvertito dai diversi relatori della serata le stesse aspettative, segno che sul concreto ci siano convergenze maggiori che vanno al di là degli schieramenti ideologici.
E’ un buon segno: dalla difesa della rete commerciale dentro la città allo sviluppo del co-housing, dal rilancio produttivo artigianale alla salvaguardia della salute pubblica e alle condizioni di lavoro, quello che emerge è un profilo alto di sensibilità politica (dico politica, non di partito) che cerca di interpretare il progresso della città e il suo futuro sviluppo come un’occasione di integrazione e di riqualificazione del tessuto urbano, sapendo che se il PGT padernese dovesse operare in direzione di questi obiettivi potrebbe diventare un esempio anche per chi ci sta attorno – un esempio edificante, in cui non si usa il territorio per riempire le casse del comune (chi ha operato in quel senso ha deturpato e reso invivibile la propria città senza peraltro risolvere il problema finanziario perché alla crescita della domanda non si è data una crescita dei servizi), ma semmai al contrario la difesa di parametri di qualità che devono diventare sentire comune, e che per le condizioni del nostro vivere si sono fatte ancora più urgenti.
Non c’è egoismo localistico in questo ragionamento: non si tratta di costruire l’isola felice, la città modello – al contrario, occorre attivare politiche innovative, se c’è pensiero, se ci sono idee come io le ho ascoltate in questa serata perché si trasformino in buone pratiche e segnino – questo sì – una differenza nell’agire amministrativo tra forze politiche tale per cui la scelta tra “noi e loro” sia una scelta così reale, anche così radicale da richiamare alla politica (sottolineo politica) la partecipazione attenta di tanti cittadini che purtroppo, per ragioni diverse, ancora stanno alla finestra, oppure, peggio ancora, pensano che non ci sia una differenza tra “noi e loro” per cui valga la pena impegnarsi.
Concludendo, mi auguro come ha detto il segretario del PD locale Figus che i lavori procedano, che si possa finalmente vedere le carte dell’amministrazione (in due anni a parte i costi e le chiacchiere non si è visto niente), che si possa continuare questo ragionamento cercando di tenere insieme le specificità di ognuno e le aspettative comuni.
Laddove saremo chiamati a farlo, dentro il consiglio comunale, il gruppo del PD che mi onoro di coordinare farà ogni sforzo possibile per centrare gli obiettivi dati.
Grazie a tutti.
Marco Coloretti
Capogruppo Gruppo Consiliare
Partito Democratico
Paderno Dugnano
COMUNICATO STAMPA – 20 apr 2011 — Serata sul Governo del territorio