Grazie a Giovanni Bianchi, un grande del cattolicesimo democratico
La scomparsa di Giovanni Bianchi addolora tutti i sinceri democratici e coloro i quali hanno avuto la fortuna di conoscerlo e fare insieme un pezzo di cammino. Con Bianchi se ne va un grande del cattolicesimo democratico. Uomo e politico sincero, combattivo, onesto, capace, Giovanni ha rappresentato per il mondo del cattolicesimo democratico e del centro-sinistra milanese ed italiano un esempio importante.
Il suo impegno politico e sociale, nato con le Acli, che non ha mai abbandonato, e sviluppatosi poi nella Dc, nel Partito Popolare, nella Margherita e nel Pd, è stato davvero esemplare. Il suo impegno sociale nelle Acli nasceva dall’esigenza di un cristianesimo concreto che si faceva attento promotore, nella realtà, di valori e gesti democratici e civili. E’ doveroso ricordarlo, anche, nell’attuale veste di presidente dei Partigiani Cattolici.
Uomo dall’ampia visione intellettuale. Dei tanti suoi impegni, dei suoi volti, mi piace ricordare l’intellettuale cattolico, impegnato e profondo. Come non ricordare i tanti suoi scritti e le poesie intessute di straordinaria fede e cultura cristiana. Mi piace infine ricordarlo nel passaggio del testimone alla guida del Partito Democratico milanese, lui nella veste di fondatore e primo segretario metropolitano ed io suo successore alla guida della segreteria. Da lui non sono mai mancati i consigli, l’aiuto e gli approfondimenti. Con Giovanni Bianchi scompare una parte importante della nostra storia, umana prima che politica. Grazie Giovanni, sei stato un amico caro e prezioso, grazie per la tua umanità! Le mie sentite condoglianze ai suoi familiari. Ciao caro Giovanni!