Il Partito Democratico propone la riduzione dell’IRPEF Comunale
L’Ordine del Giorno del Consiglio Comunale di mercoledì 14 Dicembre 2016, prevedeva l’approvazione del Bilancio di previsione per il triennio 2017-2019 e l’esame degli emendamenti al Bilancio stesso.
Il Partito Democratico, tramite il suo Consigliere Comunale Marco Coloretti, ex Assessore al Bilancio della precedente Giunta guidata dal sindaco Gianfranco Massetti, ha presentato alcuni emendamenti al Bilancio proposto dalla Giunta Alparone.
Obiettivo degli emendamenti era di abbassare l’aliquota IRPEF Comunale dall’attuale 0.8% allo 0.7%.
Un decimo di punto percentuale l’IRPEF equivale a 683.750 euro, e tale era la riduzione proposta per alcune delle spese previste dall’attuale Giunta di Paderno Dugnano.
Gli emendamenti proposti dal PD chiedevano di ridurre spese ascrivibili a voci di gestione e di consumi interni al comune, senza toccare i servizi alla persona.
La parola chiave su cui è stato impostato il processo di revisione è stata EQUITÀ.
Il Concetto di EQUITÀ va oltre i confini della Città di Paderno: ci sono Cittadini che in questi anni hanno e stanno pagando troppo; anni in cui il prelievo fiscale si è concentrato sui redditi certi, in primo luogo sul lavoro dipendente e sulle pensioni.
Già nelle prime pagine del Documento Unico di Programmazione di Paderno Dugnano, il quadro macroeconomico nazionale indica una tendenza negativa rispetto alla propensione ai consumi. Non è difficile immaginare che molte famiglie stanno letteralmente tirando la cinghia.
Ci sembra quindi necessaria un’inversione di tendenza per favorire quello che una volta si sarebbe chiamato “ceto medio”: è necessario che, anche a partire dalle scelte del nostro Comune, si possa invertire la rotta, andando a contenere il prelievo di risorse a chi oggi, proprio nella difficoltà della congiuntura economica, rappresenta la rete di sostegno del sistema sociale.
Sostenere lavoratori dipendenti e pensionati è importante anche in ragione di una preoccupante riduzione dei servizi garantiti e ad un loro progressivo maggiore costo. Si pensi ad esempio ai costi relativi alla cura e alla salute delle persone.
Ma la proposta di RIDUZIONE dell’IRPEF non è stata accolta dalla maggioranza e Giunta Alparone.
Senza ricorrere ad una facile demagogia, si può affermare che la proposta era meno “impraticabile” di quanto dichiarato in Consiglio comunale.
Di 59 voci toccate da tagli, tutte relative a spese che non riguardavano i servizi alla persona, molte hanno ricevuto il parere contrario con la motivazione, davvero opinabile, “non si ritiene prudente ridurre lo stanziamento”. Con tali voci si erano raggiunti 314.750 euro, pari al 46,50% della proposta.
Si era poi proposto un abbondante 25% di tagli relativi a costi associabili a consumi di acqua, elettricità e metano che, a nostro avviso, si potevano ottimizzare almeno nelle previsioni. Opinabile, si dirà, ma non impossibile.
Anche questi emendamenti non sono stati accettati dalla maggioranza.
Ciò che ci preme sottolineare è che la proposta del Partito Democratico non è uno spot, ma un serio e diverso approccio alla questione finanziaria.
È un punto di partenza di un ragionamento che porteremo avanti nel prossimo futuro e che punterà a modificare le aliquote. Aliquote magari calcolate sulle fasce di reddito invece che definite da una imposta unica. Criterio sempre rifiutato negli anni passati.
Per cambiare approccio le risorse ci sono, altri comuni già le adottano, a cominciare da Milano. Non farlo ci sembra davvero un cattivo servizio offerto ai nostri cittadini.
L’aspetto positivo legato a questa proposta di TAGLIO dell’IRPEF Comunale è che ha avuto il sostegno di tutta l’opposizione. Bene! Significa che le proposte del Partito Democratico non sono rivolte solo al proprio ombelico ma sanno parlare anche ad altre realtà e gruppi politici e ci auguriamo incontrino anche la condivisione di molti Cittadini che possano così guardare al PD come ad una seria alternativa di governo a Paderno Dugnano.
La mancata approvazione della riduzione dell’IRPEF non è l’unico motivo alla base del giudizio negativo su questo bilancio, che in realtà si dimostra in perfetta linea con le scelte dell’Amministrazione di centrodestra che governa Paderno da anni. La perfezione tecnica e l’equilibrio finanziario, non sono sufficienti per dire “si è fatto un buon lavoro e si è raggiunto l’obiettivo”.
Come PD riteniamo che la solidità finanziaria sia un buon punto di partenza, infatti Paderno ha una lunga storia di oculatezza finanziaria, i cui meriti partono da lontano.
Ma oggi, la sfida è osare, non conservare!
La sfida è provare a invertire le tendenze, a immaginare una città in trasformazione, evitando che sia le esigenze dell’espansione commerciale e abitativa a dettare il cambiamento.
Il Partito Democratico punta ad una città che possa muoversi intorno ad idee di innovazione ambientale e tecnologica, culturale e di riqualificazione degli spazi urbani, verso una propensione ad maggiore consumo per tutti, ma di migliore qualità e sostenibilità.
Con l’attuale Amministrazione appare evidente un ritardo di programmazione, frutto di un’idea conservatrice della politica locale, volta al mantenimento dello status quo e spesso incline a subire le iniziative di chi è portatore di interessi forti. Così Paderno si stravolge, non si trasforma.
È sulla base di queste considerazioni che il PD ha inserito insieme alla proposta di riduzione dell’IRPEF anche altri emendamenti, minori nelle cifre ma non nella sostanza, volti a spostare l’attenzione proprio alla qualità della Città. Tutti emendamenti respinti dalla Giunta Alparone.
Oggi non abbiamo raccolto il risultato sperato, ma la partita continua e il gruppo del PD è in campo.
Se vogliamo rilanciare le potenzialità della nostra città, abbiamo bisogno di cittadini che vogliono scommettere sul futuro di Paderno Dugnano e sul futuro della politica, agendo da protagonisti, affinché si ritorni davvero a pensare alla cosa pubblica come ad un bene comune.
Restiamo convinti che saper governare il territorio e formare a livello locale una classe politica adeguata sia la via maestra per una ri-generazione del Paese Italia e per dare una risposta adeguata ai bisogni dei cittadini. Sempre dalla parte di chi ha meno opportunità e diritti, per garantire a tutti più equità sociale e maggiore libertà.
articolo a cura di
Patrizia Cibin
componente Coordinamento Circolo PD di Paderno Dugnano