Daniela Caputo – INTERROGAZIONE: cassonetti abiti usati abusivi o autorizzati? Di chi sono i cassonetti? Facciamo conoscere a tutti i cittadini la filiera della solidarietà
Paderno Dugnano, 16 maggio 2016
Alla C.A. dell’Assessorato competente
Del Sindaco
Del Segretario del Consiglio Comunale
Del Presidente del consiglio comunale
del Comune di Paderno Dugnano
INTERROGAZIONE: CASSONETTI ABITI USATI ABUSIVI O AUTORIZZATI? DI CHI SONO I CASSONETTI?
FACCIAMO CONOSCERE A TUTTI I CITTADINI LA FILIERA DELLA SOLIDARIETÀ
La sottoscritta Consigliera Comunale Daniela Caputo del Gruppo consiliare PD
Premesso Che
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Sul territorio di Paderno Dugnano sono presenti dei contenitori di stoccaggio e raccolta di abiti dismessi, si fa ad esempio cenno a quello installato in Via Trento (di cui si offre fotografia) e quello presente nel quartiere di Cassina Amata installato sul marciapiede che porta alla scuola materna di Via Corridori;
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il settore Opere per il Territorio e per l’Ambiente è dotato di un protocollo per il servizio di raccolta differenziata di manufatti tessili e non, quali indumenti, corredi e scarpe usati, attuato mediante conferimento in raccoglitori collocati su aree demaniali appositamente concesse in uso;
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il regolamento, di cui sopra, aveva previsto il bando di gara con offerta entro il 24.01.2013 a pena di esclusione;
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Nel piano del Diritto allo studio del 2014-2015 si era, altresì, inserito un progetto quello relativo alla Caritas chiamato “Dona Valore” facendo ospitare neicortilidelle nostre scuole i cassonetti gialli per la raccolta di Tessuti-abiti-scarpe etc. per ovviare ad una grossa miticità riscontratasi anche sul nostro territorio;
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Guardando all’oggi, viene riferito da numerosi cittadini che ci sono nuovi cassonetti installati da pochissimo quali ad es. di Via Trento posizionato il 27 gennaio 2016;
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I cassonetti installati non riportano, inoltre, il logo dell’appaltatore, che si è aggiudicato il bando per la raccolta autorizzata sul Nostro territorio Comunale, o comunque della società, tanto meno quello del Comune di Paderno Dugnano, che sarebbe buona regola ai fini della trasparenza e per evitare confusione, cosa che servirebbe ad incentivare la partecipazione alla solidarietà;
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I cassonetti sono spesso contornati da sacchi e merce di ogni tipo al di fuori degli stessi, creando accatastamenti e stoccaggi per giorni e giorni che recano pregiudizio alla stessa buona iniziativa di solidarietà dei nostri cittadini;
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anche il decoro urbano passa dalla cura del servizio offerto sarebbe quindi importante curarne la periodicità di raccolta del servizio;
Considerato che
La solidarietà è un valore umano importante che ci deve trovare uniti e collaboranti.
Così come, uniti e collaboranti dobbiamo essere innanzi alla veicolazione della cultura della legalità che abbraccia in sé, anche, il valore della cooperazione e della solidarietà tra esseri umani
Questa Consigliera Comunale Interroga la Giunta ed il Sindaco per conoscere e sapere:
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Se conoscono dell’esistenza di questi cassonetti e se quindi siano autorizzati dalla Nostra Amministrazione Pubblica?
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Se abbiano fatto ingresso attraverso il bando di gara di cui nelle premesse o attraverso altra norma e se sì quale?;
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Ma cosa più importante, come mai i cassonetti non riportano alcun logo riferibile al loro progetto o al loro Appaltatore e nessuna menzione al Comune di Paderno Dugnano, ingenerando purtroppo confusione nel Cittadino che rischia di confonderli con quelli a volte menzionati dalla cronaca, ovvero quelli non legali?
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Possiamo mettere il logo del Comune di Paderno Dugnano e della società a cui appartengono così da renderli facilmente riconoscibili?
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Quante volte passa l’appaltatore autorizzato a raccogliere il materiale stoccato da smaltire e se se ne conosce la filiera di smistamento si chiede di enunciarla ed a chi vengono assegnati?
Si allegano foto per presa visione da parte dell’Amministrazione dei cassonetti di cui in oggetto, le foto sono da ritenersi parte integrante del presente atto.
Con osservanza.
Paderno Dugnano, 16 maggio 2016
Consigliera Comunale
Daniela Caputo