Partito Democratico Paderno Dugnano

Consiglio comunaleInterrogazioni

Efrem Maestri – INTERROGAZIONE – Impianto di termodistruzione di rifiuti speciali non pericolosi e speciali non tossico nocivi sito in via Valassina nn. 83/85/87

• Al sig. Sindaco di Paderno Dugnano,
dott. Marco Alparone;

• Al sig. Presidente Consiglio Comune Paderno Dugnano,
rag. Umberto Torraca

• Al sig. Assessore delegato in materia;

E, p.c. :
• Ai sigg. Capigruppo consiliari

Oggetto: INTERROGAZIONE – Impianto di termodistruzione di rifiuti speciali non pericolosi e speciali non tossico nocivi sito in via Valassina nn. 83/85/87

Il sottoscritto consigliere comunale

PREMESSO CHE:

– l’impianto in oggetto è stato localizzato sul territorio padernese con Delibera di Giunta Regionale (d’ora in poi DGR) n° IV/36558 del 4/10/1988 avente come finalità un’attività di smaltimento mediante termodistruzione di rifiuti speciali ospedalieri di livello sovra comunale;

– dopo l’autorizzazione di cui sopra furono autorizzate in prossimità dell’impianto:
• la costruzione del motel posto sullo svincolo dell’ex SS 35 (ora SP 35) “Milano-Meda“, grazie alle leggi regionali speciali per l’industria alberghiera a servizio dei mondiali di calcio 1990;
• l’insediamento di un’azienda dedita alla progettazione e realizzazione di metanodotti, acquedotti, centrali idriche, impianti per la produzione di energia tradizionale ed alternativa, impianti antincendio e di protezione;
• l’insediamento dell’allora gestore della rete di distribuzione del gas nel comune di Paderno Dugnano;

tutto questo poiché la validità autorizzativa del forno era di cinque anni e quindi, allora, stava volgendo al termine;

– nonostante il parere contrario del nostro Comune, alla scadenza dell’autorizzazione, nel 1992 il titolare ne chiese il rinnovo, autorizzato in seguito da Regione Lombardia con DGR n. V/41789 del 29/09/1993;

– il Prg adottato nel 1990, e approvato da Regione Lombardia nel 1993, ha permesso di introdurre nelle adiacenze del forno il comparto produttivo “C”;

– nel 1997, in prossimità della scadenza dell’autorizzazione, la nuova società proprietaria dell’impianto avanzò una richiesta di volturazione e ampliamento del forno, proposta accolta l’anno dopo da Regione Lombardia con DGR VI/38863 del 9/10/1998, nonostante:
• parere negativo dell’Amministrazione comunale (d’ora in poi A.C.) padernese, espresso in sede di Conferenza Servizi del 30 settembre 1997;
• l’impegno assunto dalla stessa Regione Lombardia che, con DGR VI/13834 del 31/05/1996, approvò il Protocollo d’Intesa tra Provincia di Milano, Commissario Straordinario di Governo per l’emergenza rifiuti nella Provincia di Milano e il Comune di Paderno Dugnano per la messa a disposizione di una piattaforma polifunzionale per lo smaltimento dei rifiuti urbani, ove si prevedeva il non rilascio di ampliamenti o nuove autorizzazioni per impianti di trattamento rifiuti sul nostro territorio;

– nel dicembre 1998, a seguito di atto di fusione dell’azienda, e nell’ottobre 1999, a seguito di compravendita di ramo aziendale, sono state effettuate due volturazioni dell’autorizzazione di cui alla DGR VI/38863;

– Regione Lombardia, nonostante l’ennesimo parere contrario dell’A.C. padernese in sede di Conferenza Servizi del 3 dicembre 2001, concluse le procedure autorizzative per la realizzazione di varianti sostanziali all’impianto con DGR n° VII/7844 del 25/01/2002;

– In fase attuativa della DGR in precedenza indicata, in data 17/10/2002 si verificò lo scoppio della caldaia durante le fasi di collaudo del nuovo forno d’incenerimento; successivamente il Consiglio Comunale si espresse a maggioranza, tramite OdG presentato nella seduta consiliare dell’11/11/2002, nel revocare l’autorizzazione rilasciata da Regione Lombardia e nell’individuazione di una localizzazione più adatta per tale impianto;

– con DGR n° VII/14496 del 2003 la ditta titolare del forno, dopo le opportune riparazioni atte al ripristino delle funzionalità, ottenne il rinnovo autorizzativo con validità quinquennale;

– nel 2005 ARPA e Prov. di Milano diffidarono l’azienda titolare in seguito a sopralluoghi di verifica tecnico-amministrativi;

– l’A.C. padernese, nel dicembre 2005, predispose l’avvio di procedimento per realizzare gli adeguamenti necessari prescritti da ARPA per garantire la tutela della salute pubblica, i requisiti di sicurezza e il contenimento degli agenti inquinanti;

– Provincia di Milano, in qualità di nuovo ente competente (in base all’art. 30, comma 6, della l.r. n. 24/2006 e art. 16 l.r. n. 26/2003), sospese l’attività dell’impianto in oggetto nel gennaio 2006;

– con Decreto Dirigente di Struttura Autorizzazioni e Certificazioni, afferente alla Direzione Generale Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile di Regione Lombardia, n° 11549 dell’11/10/2007, è stata nuovamente rilasciata l’AIA-Autorizzazione Integrata Ambientale alla ditta titolare del forno con scadenza quinquennale (10 ottobre 2012); l’AIA è stata in seguito volturata, in qualità di Ente competente, da Provincia di Milano nel 2009 in favore di un’altra società;

– nel febbraio 2013, una società genovese ha rilevato l’azienda proprietaria dell’impianto;

CONSIDERATO CHE:

– le associazioni ambientaliste Legambiente e Amici del Grugnotorto hanno sempre mosso critiche inerenti l’inceneritore poiché “verrebbero trattate 20 tonnellate di rifiuti al giorno a scapito della salute dei cittadini e dell’ambiente, poiché i residui sarebbero diffusi sul territorio” (cfr. articoli del 9/10/2009 apparsi sui giornali “Il Notiziario” e “Settegiorni”);

– alcuni cittadini, principalmente quelli residenti in zona via San Biagio e Cascina Sant’Angelo, vorrebbero che tale impianto fosse chiuso poiché in mezzo alle case e geograficamente situato dentro al Plis “Grugnotorto-Villoresi” (l’impianto è però escluso dal perimetro del summenzionato Plis);

– il CdQ di Palazzolo Milanese, durante la legislatura 2009-2014, ha sempre unanimemente vigilato sull’attività dell’inceneritore, esprimendo anch’egli pareri negativi sulla posizione di tale impianto e chiedendo – vedasi verbale n°40 del 21/03/2013 – di monitorare l’inquinamento chimico prodotto dal forno dotando quest’ultimo di «pannelli elettronici con display luminosi in grado di rilevare la qualità e la quantità di gas emessi nell’atmosfera»;

– l’Amministrazione Comunale ha ribadito, in occasione della seduta di CdQ Palazzolo M.se del 21 marzo 2013, la propria contrarietà per un possibile rinnovo dell’AIA-IPPC;

APPURATI:

– l’elenco (aggiornato all’agosto 2013) di impianti autorizzati con AIA-IPPC situati sul territorio della Città metropolitana di Milano in cui compare l’inceneritore in oggetto;

– l’informativa di Giunta provinciale n°81/2013, adempiente la Direttiva IED del Parlamento europeo e Consiglio Ue relativa alle emissioni industriali, ove si evince che tale Direttiva individua precise date temporali, non derogabili, entro le quali gli impianti esistenti dovranno adeguarsi ai nuovi dettami normativi tecnici (entro il 7 gennaio 2014, se già soggette a normativa IPPC; entro il 7 luglio 2015, se soggette ex-novo alla normativa IPPC);

– le segnalazioni di alcuni cittadini residenti in zona via San Biagio e Cascina Sant’Angelo, pervenutemi recentemente, inerenti rumori e fumi in orari serali e notturni provenienti dall’area dell’impianto in questione.

Tutto ciò premesso, considerato e appurato,

Interroga la Giunta e l’Assessore competente per conoscere:

  • se l’impianto di termodistruzione di rifiuti speciali non pericolosi e speciali non tossico nocivi sito in via Valassina nn. 83/85/87 è in possesso e/o ha fatto richiesta di una nuova AIA alla Città metropolitana di Milano e/o ex Provincia di Milano;
  • qualora la risposta precedente fosse affermativa, se ha mantenuto la stessa tipologia e quantità di rifiuti smaltiti;
  • se l’attività di tale forno si è adeguata ai nuovi dettami normativi tecnici della Direttiva europea IED – Industrial Emissions Directive;
  • quali sono le fonti di emissione nell’area prodotte da tale impianto, quali livelli hanno e se ARPA ha effettuato controlli ambientali/sopralluoghi;
  • se tale forno si è dotato di display luminosi in grado di rilevare la qualità e la quantità di gas emessi nell’atmosfera, come da richiesta espressa dal Consiglio di Quartiere di Palazzolo nel 2013.

Chiedo altresì che la presente interrogazione sia iscritta all’Odg del primo Consiglio Comunale utile, in attesa di sollecita risposta scritta.

Cordiali saluti.

Paderno Dugnano, 09/04/2015

Efrem MAESTRI (Partito Democratico)

 

(vai alla risposta dell’assessore Rudellin)

Efrem Maestri

già Vice Presidente Consiglio e consigliere PD Comune Paderno Dugnano