Partito Democratico Paderno Dugnano

Consiglio comunale

Consiglio comunale del 28 ottobre 2014 :” State sereni, noi non abbiamo fretta di andare a dormire!”

Il consiglio comunale del 28/10/2014 si apre con l’ordine del giorno a sostegno del Referendum consultivo per la Regione Lombardia a Statuto Speciale.

L’odg è firmato dai capigruppo di Lega Nord, Forza Italia e Vivere Paderno.

Il senso è chiaro: siccome i lombardi pagano troppo allo stato centrale, trasformiamo la Lombardia in regione autonoma così paghiamo meno e abbiamo più servizi. Equazione quanto meno dubbia, perché in tutti questi anni di monopolio della destra alla guida della regione, da Formigoni a Maroni, abbiamo sempre pagato di più come cittadini e ottenuto sempre meno servizi, e non solo per i tagli delle risorse centrali ,ma anche per una politica tutta privatistica e  attenta più agli affari di pochi che agli interessi generali dei cittadini lombardi che continua a proliferare.

Dagli interventi si capisce subito il carattere strumentale dell’odg stesso: la Lega Nord ne fa una bandiera politica – abbandonato il terreno del riformismo federalista a cui abbiamo prestato anche noi seria attenzione, ci si spinge sempre più verso avventuristiche prove di secessione – Forza Italia lo sostiene tiepidamente puntando il dito contro il governo che mette in difficoltà i comuni – cosa seria, ma che è valida almeno per tutto l’ultimo decennio in cui Forza Italia è stata forza di governo per otto anni su dieci, in buona parte con la Lega al fianco – e Vivere Paderno lo interpreta come una possibile soluzione per la riforma dello Stato,  immaginando tante libere repubbliche autonome –  dimenticando però che laddove si è affermato un serio federalismo ciò è stato possibile perché c’è uno stato centrale forte capace di dettare regole e politiche nazionali da cui nessuno deroga.

Il Sindaco, ecumenico più che mai, sostiene tutte le ragioni allo stesso modo ma le trasforma in una “grande provocazione istituzionale” su cui vorrebbe far leva per ottenere meno tagli e più attenzione ai territori: motivazioni quest’ultime che condividiamo, ma che ci appaiono lontane dal dettato dell’odg, a cui anche la lista Alparone per bocca del capogruppo Ghioni si allinea, con evidente poca convinzione.

Sta di fatto che la maggioranza, ognuno leggendo quello che fa comodo, approva l’odg mentre il PD si oppone, coerentemente con le sue convinzioni unitarie verso lo stato nazionale e insieme riformiste in senso federale per quanto riguarda le politiche economiche e di governo dei territori, spesso succubi di scelte sbagliate anche per un eccesso di centralismo che le regioni stesse – e in particolar modo la Lombardia – attuano verso i comuni.

Quindi, cittadini lombardi preparatevi a veder spesi 30 milioni di euro per un referendum consultivo che è fatto solo per avvelenare gli animi e non per risolvere i problemi.

Più centrato sul tema locale l’odg presentato dal Movimento Cinquestelle – misure per la rigenerazione territoriale negli ambiti interessati dalla presenza di bacini idrografici.

Sullo sfondo il tema è il Seveso e il contenimento delle acque in presenza di fenomeni alluvionali, cercando di non guardare solo all’emergenza ma di puntare a riqualificare i corsi d’acqua, anche con interventi di depurazione delle acque e di miglioramento delle condizioni ambientali in cui esse scorrono.

Sul voto si registra una convergenza quasi unanime (la Lega si astiene perché lo vorrebbe più propositivo).

Il PD vota a favore sottolineando anche l’esigenza di rendere l’odg stesso coerente con le politiche ambientali messe in atto dalla stessa amministrazione e rivendicando in modo chiaro fin da subito che una soluzione tutta tesa a riempire i territori rivieraschi periferici di vasche di laminazione – unico piano attualmente in essere – ci vedrà totalmente contrari, proprio perché è una soluzione che al posto di affrontare il problema in una logica vasta – come l’odg indica – diventa una scorciatoia che va a pesare negativamente sui nostri territori, dopo che negli anni di governo del centrosinistra si è spesso intervenuti con politiche ambientali avanzate (costituzione del Parco del Seveso e tutela delle aree verdi limitrofe al fiume, canali di raccolta delle acque in eccesso, depuratori e controllo degli scarichi) mentre la città di Milano negli stessi anni governata dalla destra ha spesso disatteso qualsiasi politica di contenimento e di depurazione delle acque.

Il nostro parere è che non basta votare a favore di un odg per guadagnarsi credibilità, ma che essa si concretizza poi con scelte politiche chiare nella strategia di governo del territorio, sia attraverso le scelte previste nel PGT sia con gli strumenti e le risorse necessarie a riqualificare l’ambiente.

Staremo a vedere se al Movimento Cinquestelle interesserà più mantenere atteggiamenti da equilibristi dell’ equidistanza tra noi e la destra di Alparone o vorrà davvero misurare la coerenza tra parole e fatti.

Al terzo punto, l’approvazione di uno schema di convenzione tra Paderno e Senago per un progetto cofinanziato dalla Regione Lombardia in materia di sicurezza urbana – cioè sei telecamere in punti strategici del territorio in grado di rilevare le targhe ed essere quindi utili nelle indagini verso soggetti dediti ad attività criminogene o illegali.

Il Pd vota a favore nella logica che qualsiasi strumento in campo per la lotta alla criminalità è benvenuto, ma solleva anche la richiesta di avere un report rispetto a questi tipi di interventi tale da valutarne efficacia e efficienza anche eventualmente in termini di prevenzione dei fenomeni, soprattutto nell’ambito di attività illecite che possono qui manifestarsi.

Anche sul punto successivo, che modifica il Regolamento di assegnazione degli orti comunali riservandone una quota per attivare funzioni di tipo sociale, il PD vota a favore.

Gli ultimi due punti che affrontano problematiche nell’ambito della gestione del territorio hanno in comune un solo concetto, quello della deroga.

Sia nel caso del privato cittadino a cui si consente di non rispettare le distanze previste dal PGT (deroga) sia sulle cosidette “difformità” ed “errori materiali” presenti nelle carte del PGT approvato da poco meno di un anno (errori che arriveranno in sequenza per ammissione della stessa maggioranza, palesando sempre più il nostro giudizio di allora di un PGT quanto meno “pasticciato” anche solo a livello progettuale), si finisce sempre con “aggiustamenti” che accontentano tutti gli interessati meno coloro i quali dovrebbero essere tutelati da chi amministra, cioè i cittadini disinteressati dall’oggetto in questione, il tanto dimenticato e bistrattato interesse pubblico.

E’ un’ amministrazione che ha decisamente poco feeling col pubblico!

Il PD vota contro e grazie alle motivazioni espresse fa emergere qualche dubbio persino negli esponenti del Movimento Cinquestelle che addirittura si astengono, indispettendo parti della maggioranza che si appella al “buon lavoro” della commissione e che vorrebbe che tutto passasse senza discussioni e il più in fretta possibile.

Peccato che c’è sempre il PD che non si lascia menare per il naso né in commissione né in consiglio e che ha voglia, come una forza di opposizione dovrebbe saper fare con intelligenza, di disturbare il manovratore in presenza di scelte sbagliate.

Quindi, state sereni, noi non abbiamo fretta di andare a dormire!

 

Il gruppo consigliare PD in consiglio Comunale