Michela Scorta: in merito all’Interpellanza sulla qualità dell’aria
la cronaca di una’altra occasione persa dall’Amministrazione per tutelare la salute dei cittadini
Paderno Dugnano, 9 aprile 2014
Ancora una volta l’Amministrazione di centro destra ha perso un’occasione per tutelare la salute dei cittadini, sorvegliando gli enti competenti, e per rispondere in modo puntuale alle domande sulla Rho- Monza proposte in primis dai cittadini.
Infatti, all’interpellanza presentata dal Consigliere Michela Scorta in merito alla qualità dell’aria che, tra l’altro, chiedeva quali fossero le iniziative assunte ed i relativi dati raccolti, da ultimo, dall’Amministrazione per tutelare la salute dei cittadini, con particolare riferimento alla Rho-Monza ed alla vicenda della Leganti Naturali, l’Amministrazione ha rinviato ai dati pubblicati sul sito istituzionale del Comune (già noti, evidentemente).
All’Amministrazione è stato quindi evidenziato che dalla lettura di detti dati (relazioni dell’ARPA 2010 e 2012, rilevazione nel Comune di Cormano e di imprese) è risultato che l’aria di Paderno Dugnano non è così pura come ci viene indicato e, senza ombra di dubbio, che:
1) entrambe le rilevazioni degli agenti inquinanti dell’aria dell’ARPA (2010 – inizio 2012) sono state effettuate a Palazzolo (in via Manzoni) ed è stata l’Amministrazione di Paderno Dugnano a scegliere – d’accordo con l’Arpa – tale sito (si veda la relazione dell’Arpa del 2010);
non solo,
2) dette rilevazioni nel 2010 sono state effettuate – addirittura – durante il periodo dal 21 luglio al 24 agosto (cioè con situazione di traffico pressoché inesistente e condizioni atmosferiche che agevolano la dispersione degli agenti inquinanti);
3) anche se la rilevazione del 2012 è generale e non specifica per la Rho- Monza (sono indagate infatti cause quali, ad esempio, gli inquinanti derivanti dall’agricoltura, dall’uso di solventi, dal trattamento dei rifiuti), già da tale rilevazione il traffico risultava essere la prima causa di inquinamento, al punto che per 40 giorni su 54 monitorati, è stato superato il limite giornaliero (dato ottenuto da privati);
4) l’ARPA non attiva un laboratorio mobile nell’area della Rho-Monza perché, dice, occorre fare riferimento alla centralina sita nel Comune di Cormano. Bene: l’Amministrazione non si è curata di leggere tali rilevazione, altrimenti si sarebbe accorta che detta centralina non rileva gli inquinanti PM10, PM2,5 e CO (per cui è stata chiesta la rilevazione).
Ne consegue che non esiste alcuna rilevazione specifica per la Rho- Monza.
Ma la domanda vera è la seguente: perché l’Amministrazione ha scelto Palazzolo (e per giunta il mese di agosto 2010) per effettuare le rilevazioni a oltre 1,5 km di distanza dal sito dell’ampliamento della Rho-Monza?
Perché non ha chiesto approfondimenti stante il superamento del massimi giornalieri del PM10 per 40 giorni su 54 e l’accertata forte incidenza degli inquinanti derivanti dal trasporto? Perché non ha verificato che la centralina del Comune di Cormano non misura gli inquinati rilevanti per la Rho-Monza (PM10, PM2,5 e CO)?
Perché “nella pianificazione annuale di lavoro preventivo concordato con il Comune” (finalizzato alla copertura del 50% del canone di affitto, come indicato nella Calderina del novembre 2011) non sono state pianificate rilevazioni ad hoc per la Rho Monza che sarebbero state preziose per la tutela della salute dei cittadini?
Tutte domande rimaste tristemente senza risposta.
Michela Scorta
Consigliere comunale PD
Paderno Dugnano