Verso le amministrative di maggio, non prevalgano le logiche di gruppo o di partito
Ora è tempo di andare e di decidere.
In campo ci sono alcune esperienze politiche e della società civile che sono state protagoniste dell’opposizione alle scelte disastrose del centro destra, sia in Consiglio comunale che nella Città.
Il PD con due candidati (Marco Coloretti e A. Caniato), la nascente Sinistra per Paderno con dentro i consiglieri di PDCI e IDV, gli Ecocivici con la loro proposta di lista unica e di G.Giuranna come candidato.
Altre formazioni stanno decidendo (liste civiche, SC, UDC, PSI, movimenti e comitati).
Adesso è fondamentale che non prevalgano interessi e logiche di partito o di gruppi ristretti che non farebbero che soffocare quanto di nuovo è nato e può nascere.
Proprio adesso che molti cittadini ed associazioni si vogliono incontrare sui temi del cambiamento di questa Città per scongiurare altri disastri ambientali e per costruire un futuro condiviso, anche con i partiti politici locali che hanno fatto opposizione a questa maggioranza e che qualche idea da mettere al servizio del futuro possono averla .
Io credo nella funzione dei partiti ma sono anche convinto che oggi serva “un campo largo” e non si può non vedere quanto di vecchio e di resistente, a volte, ci sia dentro le logiche di potere e quanto i partiti si siano ridotti a puri apparati elettorali finalizzati a raccogliere il consenso e basta.
Andare quindi anche ” oltre i partiti”, ma non senza o contro i partiti.
Se ci sono idee nuove (e ci sono) e se ci sono persone nuove (e ci sono) che vogliono cambiare la politica e i progetti di questa nostra Città, compito dei partiti è di assecondarli e non di soffocarli.
Ascoltare prima di tutto e non prendere decisioni sbagliate frutto di presunte esclusività e autosufficienze.
Le idee e le persone non sono mai autosufficienti.
Al Centro Sinistra e al PD non basta né il 37% né il 49% dei voti per vincere a Paderno Dugnano.
Quindi fare di necessità virtù (per i più cinici) e della generosità un metodo (per i più realisti).
Generosità che si chiede innanzitutto al PD, in quanto primo partito, ma anche a tutti gli altri (candidati ed Ecocivici compresi..).
Se si crede all’autosufficienza, o alla vocazione maggioritaria, la strada è segnata.
Ognuno per la sua strada e arrivederci al secondo turno, se ci sarà.
Se invece, più modestamente si fanno i conti con la realtà del consenso locale al Centrosinistra non c’è che la via della coalizione.
Certamente non come in passato: non ve ne sono neppure i presupposti.
Io vedo bene uno schema a tre punte: con il Pd come centravanti e sulle ali (destra e sinistra) diverse formazioni animate da un progetto comune di cambiamento e di governo della Città.
Se questo è l’obiettivo non dovrebbe essere difficile superare gli scogli di queste ultime giornate un po’ caotiche.
Tutti però debbono lasciare sul campo vessilli e stendardi della propria gelosa identità per l’obiettivo del “bene comune”.
Ognuno faccia il suo percorso e poi si mettano insieme idee e persone, in un progetto serio e semplice di cambiamento della Città.
Questo è ancora possibile.
10 febbraio 2014
Gianfranco Massetti