Carta di intenti
INSIEME
Il 25 maggio voteremo per scegliere l’amministrazione della nostra Città.
La crisi economica, che colpisce duramente le famiglie e le amministrazioni locali, rende difficile sostenere i cittadini nelle difficoltà. Ma altrettanto ha preoccupato, negli ultimi quattro anni di amministrazione di centro-destra, la mancanza di visione, di autorevolezza, di dialogo e – soprattutto – l’assenza di un progetto per la nostra Città.
Mancanza di visione che ha portato spesso a fare scelte sbagliate, spesso anche nel metodo, sulle quali poi l’attuale amministrazione, senza autorevolezza, ha dovuto cambiare idea: come per l’inceneritore, inizialmente visto come una opportunità, il teleriscaldamento, il nuovo plesso scolastico a Calderara, l’insediamento della Leganti Naturali.
Mancanza di autorevolezza nell’incapacità di gestire amministrazione ordinaria, straordinaria e rapporti con gli altri enti e le società esterne, generando disagi e tensioni, come per il rifacimento del tetto della scuola Gramsci, la gestione dell’illuminazione pubblica (ad esempio sul ponte della Milano-Meda e sugli svincoli della Rho-Monza), il degrado nell’oasi dei Gelsi, le bombe alla sede dei vigili, l’emergenza sicurezza e l’emergenza lavoro.
E nella nascita di tanti comitati di cittadini che su problemi concreti hanno svolto quel ruolo di guida e di proposta che sarebbe dovuto essere dell’amministrazione, come nel caso della Rho-Monza (nato e voluto dalla giunta precedente e, soprattutto inizialmente, osteggiato dall’attuale), delle case 167, della Leganti, dell’Eureco.
Infine la mancanza di progetto, di una amministrazione impegnata solo a far quadrare il bilancio in senso tecnico ma mai sociale, che ha continuato a lamentarsi dell’assenza di soldi ma da un anno all’altro ha fatto “ballare” tesoretti per centinaia di migliaia di euro, mentre quasi tutte le promesse della campagna elettorale del 2009 sono state disattese e l’azione politico-aministrativa è stata esclusivamente apparenza e mai sostanza.
Da parte nostra crediamo di aver fatto il nostro dovere di opposizione in consiglio comunale e nella Città, propositivi e mai polemici, cercando di dare un contributo, per fortuna non da soli, a tanti problemi che ci siamo trovati ad affrontare.
Facendo rete con i comitati, le associazioni e le altre forze politiche che sono state disponibili, ma sempre in prima fila, nella battaglie di questi anni per l’acqua pubblica, la Rho-Monza interrata, contro gli inceneritori, a favore delle vittime dell’Eureco, nell’impegno per la legalità, la 167 e contro l’inquinamento al Villaggio Ambrosiano.
Anche con atti formali, come le osservazioni puntuali ai provvedimenti di valutazione di impatto ambientale, l’impegno dei nostri parlamentari sul territorio e la recente denuncia alla Commissione europea sulla questione Leganti naturali.
Vogliamo condividere un patto per questa Città.
Un patto per un progetto di lungo termine che guardi oltre la singola legislatura.
Un patto basato su presupposti concreti.
NOI CREDIAMO
Che la realtà sia complessa, le difficoltà tante e non bastino gli slogan per cambiare le cose.
Ma un cambiamento è necessario.
Che per cambiare serva l’impegno di tutti: cittadini e famiglie, scuole, associazioni, comitati, forze politiche, oratori e parrocchie, centri di aggregazione, giovani e anziani, donne e uomini di questa Città. Facendo rete.
Che si debba inoltre avere chiaro, ed accettare, che i contributi di tutti sono una ricchezza e non un fastidio da minimizzare, e che alcuni temi sono locali mentre altri vadano necessariamente affrontati con una visione più ampia, sovra comunale, per avere una speranza di soluzione.
CI IMPEGNAMO E SIAMO DISPOSTI A CONDIVIDERE L’IMPEGNO
Per una politica autorevole ma dialogante, che metta i cittadini e le loro famiglie al centro dell’azione amministrativa, che sia trasparente sui problemi, che ascolti – e li ascolti prima – i cittadini sulle singole questioni, ne valorizzi le competenze – anche, ma non solo, attraverso i quartieri e le consulte – e ne garantisca una reale partecipazione alle scelte.
Per una nuova politica dei servizi con l’aiuto, il contributo e la professionalità dei dipendenti comunali, ricchezza dell’ente amministrativo, con l’obiettivo di trasformare il Comune in un reale centro di erogazione di servizi alla persona, alle imprese ed alle associazioni, aumentando la prossimità con la cittadinanza.
Per un grande progetto contro la povertà e contro il disagio sociale, in collaborazione con la Caritas, le Parrocchie e le associazioni interessate, e promuovendo esperienze virtuose come i Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) e le reti di prossimità e di raccolta.
Con nuovi compiti orientati a cittadini, associazioni e imprese che vogliamo sempre più attivi e propositivi, con maggiore informazione, sportelli di sostegno e di progetto, ricerca di bandi pubblici e privati (fund raising) non solo per i progetti dell’ente ma a disposizione di tutti i progetti per la Città, in particolare quelli che favoriscono l’occupazione, l’assistenza, il lavoro e l’impresa, i giovani. Giovani cui abbiamo il dovere di garantire spazi di aggregazione, di ascolto, di partecipazione.
Per la promozione delle politiche scolastiche, culturali e civiche, principalmente per garantire i diritti dei nostri figli allo studio, alla sicurezza, al futuro. Ma anche con l’obiettivo di valorizzare la nostra Città e renderla attrattiva. Perché la cultura può essere una ricchezza.
Ad una grande attenzione alla sicurezza ed alla legalità. Con una politica di etica e di trasparenza amministrativa totale (auspicabile l’adesione ai principi della Carta di Pisa) e la collaborazione con tutte le forze sane della città: forze dell’ordine, commercianti, associazioni, singoli cittadini per il presidio del territorio. Con un nuovo rapporto sulla sicurezza (fermo da anni), un rinnovato Patto per Sicurezza Urbana, che favorisca la vita di comunità e l’educazione al rispetto delle regole, e la diffusione di procedure certe sui problemi: Come agire, Chi chiamare.
Attenzione all’emergenza abitativa con la mappatura del patrimonio immobiliare sfitto e accordi di programma con le società immobiliari e con una richiesta, per il riscatto del diritto di superficie, equa e rispettosa dei cittadini.
Per una reale attenzione al commercio, in particolar modo quello di vicinato e ambulante, non solo in quanto importante realtà economica ma perché presidio e ricchezza del territorio, anche con un nuovo piano per il commercio.
E mappatura delle imprese, “sportello amico” e tavoli di dialogo con gli imprenditori e con le loro associazioni per identificare le eccellenze, che ci sono, del nostro tessuto produttivo locale e promuovere progetti comuni.
Infine attenzione alla salute, in collaborazione con i centri sanitari del territorio, in primis l’Ospedale San Carlo, per costruire un piano di prevenzione con politiche per lo sport dolce, l’attività fisica e il monitoraggio.
Per una migliore qualità della vita e perché prevenire costa meno che curare.
Ed un maggiore impegno a favore della sicurezza sul lavoro e per il rispetto delle regole, con formazione, aiuto, supporto ma anche controllo. Perché nessuna famiglia la sera aspetti invano un padre, un marito o una moglie caduti sul lavoro.
Inoltre, grande attenzione al territorio, per una Città più bella, più ordinata e con regole chiare.
Delimitando il centro urbano e fermando il consumo di nuovo suolo. Con revisione del PGT diminuendo il residenziale, oggi non necessario, e incrementando il riuso nell’ottica di creazione di nuove opportunità di lavoro e di servizi.
Allargando e connettendo parchi e aree verdi. Per una città a dimensione umana che metta al centro la mobilità leggera, la sostenibilità ambientale e attività commerciali e produttive innovative purché eco-compatibili. E un piano per il risparmio energetico.
All’interno di un progetto per la vivibilità ed il decoro urbano di Paderno Dugnano che comprenda le politiche contro l’inquinamento e un piano per la rimozione dell’amianto.
Infine, ma non ultimo, attenzione per i diritti di tutti i cittadini, italiani e non italiani, ricchi e in salute o, a maggior ragione, se poveri e ammalati (auspicabile il registro del testamento biologico), onesti e carcerati.
Con fermezza per i doveri di tutti ma con rispetto, che non deve mai mancare.
E sui progetti necessariamente di più ampio respiro siamo per il confronto e la progettazione con le realtà vicine e con gli enti di ordine superiore (pur senza sudditanza) con l’obiettivo della città metropolitana, che auspichiamo. Non si può restare da soli.
Tra questi le aree di intervento che possono avvantaggiarsi da un rapporto sovra comunale sono senz’altro:
Impegno per il lavoro, con – in primis – lotta alla disoccupazione giovanile, promozione di spazi di co-working e incubatori, particolare attenzione alla green-economy e, come progetto proprio degli enti locali, nello sviluppo delle smart-city.
Con approntamento di tavoli di negoziazione con operatori economici e finanziari con l’obbiettivo di sostenere anticipatamente gli ammortizzatori sociali.
Lotta all’inquinamento, con l’impegno per la rivalutazione del bacino del Seveso, che vogliamo disinquinato al fine di farlo diventare un patrimonio del Nord Milano (e magari un’arteria ciclopedonale nord-sud) e non più un problema.
Con un impegno importante contro l’inquinamento, anche con una rinnovata politica arborea, e con l’incremento della raccolta differenziata facendo sistema con i comuni vicini.
Con obiettivo RifiutiZero e come prospettiva l’aderenza ai principi di Agenda21.
Per trasporti pubblici e infrastrutture sostenibili, come trasporto su ferro e piste ciclabili.
Infine una seria valutazione comune su Expo2015 e sui problemi per i nostri territori alla ricerca di opportunità per il Nord Milano. Da valutare insieme, appunto, perché oggi non è così.
Tutto questo all’interno di una rinnovata politica della partecipazione, che valorizzi i quartieri e ne permetta l’utilizzo delle sedi per i cittadini e per il decentramento amministrativo.
E re-istituendo le Consulte, perché nella nostra città ci sono tante competenze in grado di dare un grande contributo ideale e di partecipazione, soprattutto se all’interno di un idea chiara di percorso comune.
Con nuovi servizi Internet per l’informazione e la partecipazione e con un arricchimento della formazione al fine di permetterne il massimo utilizzo a tutta la cittadinanza, ma anche favorendo politiche di incontro e socializzazione reale per tutte le fasce di età.
Infine ci impegniamo a rendere conto di quanto faremo, con bilanci delle attività svolte: bilancio ambientale, bilancio sociale, bilancio di mandato.
Come peraltro noi, durante le amministrazioni passate, abbiamo sempre fatto.