#PadernoDugnano #Amministrative2014. Il “mio” PD che fa? (Episodio 2)
Nel post precedente avevo preannunciato di parlare dei forum tematici.
State tranquilli: ne parlerò nel prossimo episodio (Episodio 3).
Neanche a farlo apposta leggo oggi – 16 maggio 2013 – sul Blog La Scommessa, un post di due giorni fa scritto da un esponente del mio stesso Partito, l’amico e compagno Gianfranco Massetti, ex Sindaco della nostra Città. Anche lui dice che è ora di muoversi; anche lui parla dei forum tematici: mi fa piacere.
Due cose però mi rendono perplesso in tutto ciò che ha scritto Gianfranco:
- che la parola giovani non compaia;
- l’aprire il cantiere sul futuro di Paderno Dugnano nel 2020.
Ma come nel 2020? Perché non pensare a lungo termine, al 2050? Diceva De Gasperi che «un politico guarda alle prossime elezioni. Uno statista guarda alla prossima generazione». (Forse punto troppo in alto pensando al 2050 e che anche a Paderno Dugnano servirebbero più statisti e meno politici?).
Su quest’ultimo punto credo serva un nuovo patto per il futuro di Paderno Dugnano.
Un nuovo patto, che sia in grado di coniugare – oltre le 3 parole chiave citate nell’Episodio 1 (la persona al centro; sostenibilità; sicurezza) – il sostegno alle eccellenze del territorio, l’innovazione, l’efficienza amministrativa e soprattutto la solidarietà.
Un nuovo patto, che sia in grado di mobilitare nuove persone, nuove energie e più di ogni altra cosa le nuove generazioni.
Papa Benedetto XVI disse che «Essere attenti al mondo giovanile, saperlo ascoltare e valorizzare, non è solamente un‘opportunità, ma un dovere primario di tutta la società».
Mi chiedo perché nella società odierna non si voglia riconoscere socialmente i giovani, rendendoli protagonisti attivi e non passivi della cosa pubblica.
Offriamo luoghi, occasioni e linguaggi per promuovere i tanti talenti dei giovani.
Il futuro è dei giovani, di noi giovani, e ci appartiene: un domani sarà compito nostro servire, gestire e amministrare la nostra comunità padernese.
Ai miei coetanei, ai giovani, chiedo di non restare fermi alla finestra a guardare e a criticare, bensì di svolgere un ruolo attivo nelle scelte e nelle sfide future che dovremo affrontare. Anche a Paderno Dugnano.
Credo che solo così, insieme e non solo uno per uno, il futuro e il rinnovamento può iniziare. E solo così noi giovani ritorneremo a sentirci fieri e orgogliosi della nostra Città e del nostro Paese.