Partito Democratico Paderno Dugnano

Altro

Lettera aperta

Carissimi

In qualità di rappresentante cittadino del PD sento il dovere di porre a tutti Voi delle scuse.

A chi ci ha votato, dando fiducia al nostro progetto di cambiamento, e a chi, sul territorio, questo partito lo rappresenta: i votanti alle Primarie, gli iscritti, i militanti, i membri del coordinamento e della segreteria, i componenti dei gruppi Consiliari cittadino, provinciale e regionale e i Parlamentari che hanno mantenuto un comportamento specchiato.

Le cose non possono cambiare, lo so bene, ma le scuse del Partito che a Paderno Dugnano rappresento, almeno quelle, sono dovute.

Perché si può sbagliare, capita, si può non vincere le elezioni, succede, ci si può ritrovare in una situazione complessa la cui soluzione è difficile.
E si può anche non essere sempre d’accordo. Ho sempre sostenuto – e ci credo ancora – che le differenze siano una ricchezza, ma lo sono solo se il confronto è a viso aperto, dignitoso, tra persone che si rispettano.

Dignità che è mancata nell’elezione del Capo dello Stato, dove un quarto dei nostri “grandi elettori” ha preferito altre logiche, dichiarando ufficialmente sostegno a Prodi ma negandolo al momento del voto nel segreto dell’urna, affossandone la candidatura e, in questo momento difficile, affossando la credibilità del Partito nelle cui file sono stati eletti.

Non so chi siano, francamente non mi interessa, in questo momento non voglio neppure entrare nelle scelte politiche, si può legittimamente preferire Marini, Prodi, Napolitano o Rodotà a viso aperto, ma non si ha il diritto di umiliarli e, soprattutto, umiliare i nostri elettori e i nostri militanti.

Le dimissioni del segretario Bersani erano dovute, ho sempre sostenuto il segretario ed ha la mia stima, ma ci sono stati troppi errori prima, durante e dopo, e a questo punto il dubbio è se, riuscendo a fare un governo, saremo riusciti davvero a cambiare questo Paese che non vuole cambiare.

Non vi ho parlato dei nostri avversari politici, io non cerco scuse e provo solo fastidio quando si argomenta che le colpe sono di qualcun altro o ci si insulta.

Voglio dirvi però una cosa – io non sarò mai altro – rispetto i miei avversari ma non ne condivido le priorità; ci raccontano che cacciando tizio o caio, liberalizzando i mercati o il lavoro, uscendo dall’Europa, abbattendo i costi della politica e della casta si risolvono tutti i problemi.

Io non credo sia così semplice, certe cose vanno fatte ma il nostro Paese deve cambiare mentalità rispetto alla cosa pubblica ed alla legalità da parte di tutti, e la Politica deve ripartire dall’attenzione alle persone ed alle famiglie, alle loro necessità, ai loro problemi, ai loro diritti e doveri.
Tutto questo è anche un problema culturale che la demagogia non aiuta a risolvere.

Naturalmente questa è la mia di idea, ma io l’ho trovata assonante in tutto sempre e solo con i principi del Partito Democratico.

Nei prossimi giorni sono state convocate varie riunioni di coordinamento a livello provinciale cui parteciperò, non so cosa succederà, so che nella percezione di molti un patrimonio di anni di impegno – spesso gratuito – di tante persone è stato buttato via da una parte del nostro gruppo dirigente.

Vedremo come procede la definizione del governo, convocherò anche una riunione del nostro circolo ma dopo il primo maggio, visti anche gli impegni in Consiglio Comunale di martedì e – forse – mercoledì.

Io non voglio mollare, non posso, non per ostinazione ma perché ho preso un impegno e – pur restando sempre a disposizione delle decisioni del mio Circolo – non verrò meno in questo momento di grande difficoltà, sia chiaro però, non sono disponibile ad accettare qualsiasi scelta venga fatta.

Lo stesso impegno, alle stesse condizioni, chiedo anche ai nostri Consiglieri Comunali, coordinatori e segreteria, ben sapendo che è un impegno difficile.

Dobbiamo provare a ripartire, è doloroso ma è così, dobbiamo ripartire da un momento di riflessione seria su cosa siamo e su cosa vogliamo diventare.
E dobbiamo pensare anche alla nostra Città.
In alternativa i nostri ideali sono destinati a scomparire.

Vi abbraccio tutti
Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano

3 pensieri riguardo “Lettera aperta

  • ma non ti vergogni un pò delle cazzate che vuoi rifilare ai padernesi?

  • Oscar Figus

    Oggi le cose di cui mi vergogno sono ben altre,
    Quello che dico io nessuno è obbligato ad ascoltarlo.

  • maurizio l.

    Caro Oscar, quello che scrivi rappresenta il pensiero dei miltanti veri, quelli che hanno una storia alle spalle (non lo sfigato di 5 stelle o PDL che ti ha risposto prima). Il paese è allo sfascio per colpa sopratutto della politica liberista e ad personam di chi ha governato dal 2004 a ieri, infischiandosene di regole, di principi, di doveri, della povera gente, dei pesci piccoli…..non di Bersani che ha cercato di dare un governo ad un paese nonostante la truffa della legge elettorale. Dovrebbero vergognarsi i voltagabbana che hanno votato contro Prodi, nonostante fosse una scelta pessima, ma votata in congresso quindi da sostenere fino alla fine. La verità è che non ci sono più valori oggi…per 50 euro la gente si sposta di qua e di là, non c’è la cosa più importante che dovrebbe essere qualità imprescindibile per chi fa politica…la coerenza. Comunque nei momenti difficili si vedono le persone vere…facile fare il figo e nascondersi quando ci sono problemi…e poi uscire fuori per fare il salvatore…tipo l’odiato Renzi. Stranamente tutto il PDL vuole lui!!!! Una persona che decide senza avere il supporto di un partito o circolo o congresso….sembra Berlusca.

I commenti sono chiusi.