Partito Democratico Paderno Dugnano

Appuntamenti

La Democrazia richiede un po’ di fatica

Carissimi

Domenica andiamo al voto e mai come questa volta (qualcuno ieri mi diceva come neppure nel ’46) è un voto importante.

SI VOTA IL FUTURO DEL NOSTRO PAESE

Viviamo le conseguenze drammatiche di una crisi che, se ha colpito buona parte del mondo, in Italia è stata negata, malgestita, strumentalizzata da una classe dirigente di centrodestra che non ha mai mantenuto una promessa, sconvolta da scandali di ogni genere.

Preoccupata solo di se stessa e non dei bisogni reali del Paese: lavoro in primis, ma anche legalità, lotta alla povertà, diritti, riforme.

L’anno di Monti, in questo senso, è stata una necessaria prosecuzione della legislatura per cercare di non affondare del tutto.

Continuamente mi viene detto che forse sarebbe stato meglio andare alle urne a fine 2011 invece che appoggiare un governo tecnico – di fatto – liberista.  Solo che non è così. Non sarebbe stato possibile.

E non per i mercati internazionali (che pure contano) ma perché il centro destra – con la sua maggioranza parlamentare- non l’avrebbe permesso.

Berlusconi ha detto si a Monti ed al governo tecnico, ma non si sarebbe mai dimesso se la prospettiva fosse stata le elezioni anticipate.

E per tutto il 2012 il parlamento ha continuato ad avere una maggioranza PDL/Lega che si è sempre ricostituita quando faceva comodo, fino a cadere per volontà di Berlusconi solo quando il cavaliere ha ritenuto il momento meno dannoso.

Non c’erano quindi alternative, ed è chiaro che anche all’interno del Partito Democratico ci sono valutazioni diverse sull’operato del governo Monti che pure abbiamo responsabilmente appoggiato, ma il percorso elettorale, passato dalle primarie, ha stabilito con chiarezza le priorità della nostra coalizione: lavoro, diritti, equità intesa come chi ha di più deve dare di più, sapere, beni comuni, legalità, Europa.

Il nuovo parlamento vedrà una crescita della rappresentanza femminile del PD che arriverà (prevedibilmente) intorno al 40% (dal 31% attuale) e vedrà (sempre prevedibilmente) tra il 50% ed il 65% di parlamentari alla prima esperienza.

Un tasso di ricambio elevato
se vogliamo avere a disposizione anche un tasso ragionevole di esperienza.

In Lombardia andiamo a elezioni anticipate dopo 17 anni di mal-governo formigoniano ed una crisi morale epocale con tutta la Giunta indagata o condannata, indagini penali e amministrative sul consiglio. E infiltrazioni criminali.

Ma le responsabilità non sono uguali per tutti e non è corretto fare di ogni erba un fascio.

Parliamo di rimborsi: i consiglieri del PDL hanno speso mediamente 26.657 €/mese, quelli della Lega 12.023 €/mese, i Consiglieri del PD 2165 €/mese cioè 103 euro a testa (fonte l’Espresso). Sia chiaro queste sono medie, qualcuno ha speso anche di meno, qualcuno invece ne ha approfittato ed è giusto che ne risponda e ne risponda direttamente.

Ma anche i rimborsi dati per le attività istituzionali, quindi legittimi, oggi sono anacronistici perché se tutti devono fare sacrifici a maggior ragione non possono esserci privilegi per chi ci rappresenta. Mentre ci vuole maggiore equità e maggiore buon senso anche sugli stipendi, un Sindaco – che ha molte più responsabilità – non può guadagnare il decimo di un consigliere regionale.

Non mi nascondo gli altri problemi che pure ci sono e che conoscete anche Voi, ma nessuna grande organizzazione è perfetta, immune agli errori o alla presenza di disonesti, non vuole essere una giustificazione è l’enunciazione di un fatto (che vi racconta qualcosa di diverso o è ingenuo o in malafede), importante è che la giustizia possa fare il suo corso senza intralci.

Qui viene la questione politica,
non è neppure pensabile che vinca ancora la destra e la lega, non si può permetterlo.

Bisogna andare a votare. E convincere tutti ad andare a votare.

E l’unica coalizione che può battere il centrodestra è la coalizione di centrosinistra con leader Bersani.  Se Bersani perde (o non riesce a governare) vince Berlusconi.

Sia chiaro che tutti i voti sono legittimi, ma oggi un solo voto può aiutare il Paese, gli altri al massimo puliscono la coscienza.
Bisogna votare, e votando scegliere.

Alla Camera ed al Senato, non potendo indicare una preferenza, ci accontenteremo di mettere solo la croce sul simbolo, consolandoci di aver potuto almeno fare le primarie (non certo perfette, ma le abbiamo fatte solo noi).

Alla Regione abbiamo le preferenze: usiamole.

Non facciamo la scelta più semplice: la croce sul simbolo o, certo mille volte peggio, l’astensione.

La democrazia richiede un po’ di fatica,
se no è un attimo e ce la portano via.

Io ho scelto un candidato (la mia scelta è pubblica) tra tanti validi e scriverò il suo nome.
Scegliete anche Voi e scrivete il cognome di chi avete scelto sulla scheda.

Come_si_Vota

(è un esempio, vanno bene anche gli altri partiti della coalizione che appoggia Bersani e Ambrosoli 😉

Buon voto a tutti, ci vediamo ai seggi

Grazie per la vostra pazienza
Oscar Figus
Coordinatore Cittadino
Partito Democratico
Paderno Dugnano