Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire
Dobbiamo una spiegazione alle argomentazioni della sig.ra Carcano. Ma restando ai fatti.
Nessuno di noi ha nulla contro i cittadini che chiedono informazioni o alle proposte dei movimenti, per inciso noi la battaglia per l’acqua pubblica la ricordiamo bene visto che ne siamo stati coprotagonisti tra i più attivi, soprattutto a Paderno Dugnano.
Sul consumo di suolo il PD regionale e Legambiente hanno lavorato insieme, presentando al convegno del 3 marzo scorso a Milano, lo studio con varie proposte per il riuso ed un Progetto di Legge per una normativa stringente che è ben più di un questionario.
Tra le proposte, che abbiamo esposto anche in Consiglio Comunale, vi è quella di un quarto documento obbligatorio sul PGT, oltre al Documento di Piano, quello dei Servizi e quello delle Regole: la “Carta del consumo di suolo”
Non certo per ascrivere a noi la “titolarità” del problema ma per cercare una soluzione che permetta poi a tutti i cittadini di accedere a queste informazioni anche in futuro, raccolte nel corso di quel processo complesso che è la stesura del PGT.
Perché c’è un’altra questione, e l’Amministrazione su questo avrebbe potuto essere più chiara, quanto costerebbe raccogliere le informazioni richieste del questionario ?
La semplice compilazione perché i dati sono disponibili, un incrocio di dati da fonti diverse o una ricerca sul campo ? E quanto tempo ?
La Sig.ra Carcano, rappresentante del Movimento 5 Stelle che presumibilmente si presenterà alle prossime elezioni (quindi di fatto un partito) usa una battaglia anche condivisibile per lanciare strali contro i partiti da cui, a suo dire, non arriva più niente.
Peccato che, di fronte a proposte ragionevoli di modifica del testo, che non avrebbero inficiato la risposta al questionario, sono stati proprio Anelli e Cerioni (esponenti dei due partiti che hanno proposto la mozione in Consiglio) ad innalzare la bandierina della supremazia di partito che, a parole, la Carcano avversa.
Se si voleva l’approvazione della mozione per vincolare l’Amministrazione Comunale bisognava almeno spiegare e coinvolgere tutti per il sostegno all’approvazione. Non si è scelto questa strada e quindi in Consiglio abbiamo discusso la mozione non la compilazione del questionario (che sono due cose diverse).
Evidentemente ai proponenti non interessa portare a casa il risultato concreto né, più in generale, affrontare la questione del consumo di suolo ma solo il poter dire che “siamo stati noi a volerla rappresentare”.
Ma non è proprio questa la vecchia politica ideologica ?
Così sono andati i fatti e a nostro avviso questo comportamento è inaccettabile.
In una seduta di consiglio nella quale si sono registrate le dimissioni dell’Assessore al Bilancio, appena dopo aver presentato un quadro dello stato di salute dell’ente preoccupante (Paderno Dugnano è ad un passo dall’uscita dal patto di stabilità, gli impegni finanziari sono condizionati dai ricorsi sulla gara del gas che fanno venir meno quasi 500mila euro all’ente) gli unici grilli che passano per la testa di questi improvvisati difensori degli interessi dei cittadini si traducono in un questionario da compilare (almeno il modulo poteva presentarlo qualche cittadino padernese e non farlo pervenire da Bra, Cuneo).
E l’unico motivo di scandalo che vi trovano non è che la maggioranza vi ha votato contro o che i due consiglieri d’opposizione che l’hanno presentato non l’hanno poi saputo gestire, certo che no: lo scandalo è che il Gruppo del PD, impegnato a mediare per poterlo discutere nei CONTENUTI più che nella FORMA, alla fine si è astenuto.
Purtroppo noi non votiamo su comando dei signori di Internet, noi ancora ragioniamo.
Marco Coloretti, Capogruppo
Gianfranco Massetti, Consigliere
Gruppo Consiliare Partito Democratico
Paderno Dugnano