Partito Democratico Paderno Dugnano

Comunicati stampa

Blocco del tram Milano-Limbiate

E’ di ieri la notizia che l’USTIF,organo tecnico del Ministero dei Trasporti, ha intimato ad ATM che ha eseguito (intorno alle ore 15) il decreto di chiusura del tram Milano Limbiate.

Decisione incomprensibile perché ,dopo le mobilitazioni del febbraio e marzo scorso si era giunti ad un accordo tra Enti locali (Regione,Provincia,Comune di Milano e comuni della tratta) per un intervento di messa in sicurezza al fine di avviare i lavori di riqualificazione.

Questo è emerso all’assemblea del PD di Varedo con la presenza di associazioni degli utenti, di rappresentanti del lavoratori del tram e del PD di Limbiate e di Paderno. L’ing.Porro ha illustrato come in tutta Europa e in tutto il mondo,dopo lo smantellamento delle linee degli anni 70,si sia tornati ad investire sui tram e sulle tramvie. In quasi tutte le città europee,piccole grandi,reinvestire sui tram è stata un’occasione di riqualificazione anche delle città, del trasporto e di aree e di vie degradate.

Di questo ne abbiamo anche un esempio sul piccolo tratto tra Niguarda e i confini di Bresso.
Il fermo della linea e la sua sostituzione con autobus non farà che aggravare la viabilità della Comasina ed è una triste riproposizione dell’atteggiamento dell’ATM già anticipato sulla linea Milano-Desio,i cui lavori non sono ancora stati appaltati e sono in ritardo di alcuni mesi.

Non si capisce ,ad oggi,cosa sia successo per accelerare la chiusura a fronte di un progetto di 100 milioni di Euro (prima tratta Milano-Varedo) quando l’Assessore al comune di Milano Maran aveva garantito e deliberato un investimento di 3,5 milioni di euro per la sua messa in sicurezza.

Certo questo investimento (ma non parliamo tutti di investire in mobilità sostenibile per limitare l’inquinamento e dare ossigeno all’economia..) era ed è condizionato –giustamente- all’adesione degli enti locali al progetto già approvato in questi anni.

Dopo il si di Regione,Provincia ,Limbiate e Cormano,si attendeva una decisione dei Comuni di Varedo e Paderno che invece hanno accampato scuse per rinviare la firma. Così sembra.

Se così fosse ,e cercheremo un smentita a questa posizione assurda,si confermerebbe la miopia di amministratori che non sanno guardare all’interesse dei propri cittadini (una raccolta di firme di 3000 utenti solo in città) della propria città e dell’area metropolitana.

Annunciare con proclami inutili la metropolitana (che arriverà tra 20 o 30 anni) significa non occuparsi dei problemi urgenti ed immediati della propria città.

Del resto un’area metropolitana che non veda connessioni di qualità e sostenibili tra il capoluogo e le sue arre limitrofi ,che non veda relazioni culturali e sociali con tutte le eccellenze (ambientali,artistiche,sociali) che cosa sarà?

Non è difficile immaginarlo.significa condannare le nostre città a ruolo di periferia urbana e degrada di Milano. Chi non lavora in questa prospettiva, ma si chiude in una dimensione egoistico-localistica non solo è miope ma ci condanna ad un destino di banlieu.

I cittadini sabato pomeriggio 12 maggio, al capolinea del tram della Comasina cominceranno a gridarlo.

Gianfranco Massetti